Ogni giorno verso le cinque del pomeriggio uscivo di casa per andare a fare una piccola passeggiata al parco vicino casa. Avevo settantacinque anni ed alla mia età era importante continuare a muovermi ogni giorno, perchè le ossa non mi si bloccassero addosso, magari in posizioni scomode o inopportune. Così ogni giorno, dopo un piccolo riposino, andavo in giro esplorando il mondo con la curiosità che avrebbe un bambino. Mi piaceva vedere quello che faceva la gente a quell’epoca, paragonandolo al mondo che ricordavo da bambino: scoprire che alcune cose cambiavano, come le macchine al posto delle carrozze, e scoprire che alcune cose non cambiavano affatto, come l’amore.