Archivio Blog

Cerca nel blog

8 apr 2013

Il sorriso imperfetto

Mi aveva sempre detto ciò che per lui non ero. Non mi aveva mai detto ciò che ero.
Mi sentivo di essere la negazione di tutto, mentre lui, anziché essere per me un'ombra evanescente alla luce del giorno, lui era per me la mia realtà.
Insieme a lui, quella realtà e tutti i miei scogni per renderla migliore sono crollati.
 
Faded_by_tfavretto.jpg
www.deviantart.com
C'erano solo macerie e sulle macerie sarebbe stato impossibile ricostruire, fintanto che i detriti fossero restati lì, a ricordarmi ciò che c'era una volta e all'improvviso non c'era più. Erano troppo ingombranti, ed io non ce l'avrei mai fatta a rimuoverli da sola.
Nemmeno tutta la rabbia che avevo dentro riusciva a darmi quella forza.
Ho creduto di dover ricostruire altrove le mie fondamenta, ma io non avevo casa, non avevo un posto dove ricominciare.
 
 
Mi sentivo di non avere scopo senza Garrett. Tutto partiva e tornava a lui, come in un diabolico cerchio di dolore.
Per questo ho scelto di partire.
Lontano da lui.
Lontano dai ricordi.
Lontano da quel dolore che mi era costantemente compagno in un'assurda quotidianità di gesti, pensieri e parole.
Via.
Dovevo andare via.

Nessun commento:

Posta un commento