Sarò sempre un po' troppo bambina per tante cose. Sarò sempre un po' troppo adulta per altre. Mi porterò sempre dietro la magia del Natale, dei fiocchi rossi e delle luci colorate. Mi addormenterò sempre, la sera della vigilia, con la convinzione che tanto, Babbo natale, esiste. [...] Mi porterò sempre dietro lo stupore degli aquiloni, del loro volteggiare, tra i raggi del sole e il vento, e mi meraviglierò sempre di chi riuscirà a giocarci. [...] Mi porterò sempre dietro l'idea che, fare pace coi mignoli, come mi hanno insegnato all'asilo, sarà il modo più efficace e più giusto per dirsi scusa, per dirsi mi dispiace. Mi porterò sempre dietro l'idea che gli orsacchiotti di peluche, in realtà conoscano un linguaggio così speciale, da essere capaci di farsi capire da ogni bambino. Mi porterò sempre dietro la voglia di salire su un'altalena e la sensazione di felicità che sale dal cuore quando ti sembra di toccare il cielo con la punta delle scarpe. Così come mi porterò sempre dietro l'incapacità di odiare qualcuno, che senso ha odiare e rovinarsi il fegato e lo stomaco? Non è forse meglio lasciar perdere? Imporsi l'indifferenza e lasciare che passi tutto ciò che non merita di restare? E mi porterò sempre dietro la convinzione che con le persone si parla. Si parla sempre. Perché tutto ciò che non viene detto, che non viene spiegato, provoca fraintendimenti. Mi porterò sempre dietro la convinzione che, alcuni sguardi, ma solo alcuni sguardi, siano capaci di esprimersi più di ogni altra parola. Mi porterò sempre dietro l'idea che nelle mani di poche persone, si trova tanta di quella vita che avrà la facoltà ed il potere di fondersi un tutt'uno con la tua.
[ G i n.]
[ G i n.]
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