Archivio Blog

Cerca nel blog

22 mar 2014

Io e Marley, John Grogan

Edison
http://www.caniguidalions.it/
«Marley mi ha insegnato a vivere ogni giorno con sfrenata esuberanza e gioia, cogliere il momento e seguire il mio cuore. Mi ha insegnato ad apprezzare cose semplici: una passeggiata nei boschi, una fresca nevicata, un sonnellino in un raggio di sole invernale. E mentre diventava vecchio e malandato, mi ha insegnato l'ottimismo di fronte alle avversità. Soprattutto mi ha insegnato l'amicizia, l'altruismo e una profonda devozione. Era uno straordinario concetto che solo ora, sulla scia della sua morte, stavo assorbendo totalmente: Marley come mentore. Era un maestro e un modello di comportamento. Era possibile per un cane, qualsiasi cane, ma soprattutto un pazzo cane incontrollabile come il nostro, indicare agli umani le cose che contavano realmente nella vita? Direi di sì. Lealtà. Coraggio. Devozione. Semplicità. Gioia. E le cose che non contavano. A un cane non servono automobili lussuose o grandi case o vestiti da sera. Gli status symbol non significano niente per lui. Un bastone fradicio gli va altrettanto bene. Un cane giudica gli altri non dal colore, il credo o la classe, ma da chi sono interiormente. A un cane non importa se sei ricco o povero, istruito o analfabeta, intelligente o stupido. Dagli il tuo cuore e lui ti darà il suo. Era molto semplice, eppure noi umani. Così più saggi e più sofisticati, abbiamo sempre avuto difficoltà a immaginare quel che conta e non conta realmente. Era tutto lì di fronte a noi, se solo avessimo aperto gli occhi. A volte occorre un cane con alito cattivo, pessime maniere e intenzioni pure per aiutarci a vedere.»
Io e Marley, John Grogan

Nessun commento:

Posta un commento