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Shadows_by_Halohid.jpg deviantart.com |
Mi rigiravo in quella stanza avendo
nella testa fotografie del passato. Avevo delle strane sensazioni, mi vedevo nei luoghi in cui ero stata , e rivedevo
com'ero vestita, cosa facevo, ricordavo perfino se c’erano le nuvole, il sole o
la pioggia. Era come vedere una lieve ombra che si dissociava da me, per qualche secondo,
il tempo sufficiente per disorientarmi nel tempo e nello spazio e farmi sperare
che sarebbe stato sufficiente riassumere quella posa, vestire quegli abiti,
pronunciare le stesse parole come fossero un sortilegio. E allora, in quel preciso
momento, si sarebbe compiuta una magia e sarei tornata a essere io quello che ero.
Poi mi accorgevo che nemmeno
mille ombre di me sarebbero state sufficienti a riportare il tempo indietro, così mi
sedevo, rannicchiandomi contro il muro, la testa ripiegata sulle gambe, in un
abbraccio solitario. Lì la magia cessava, ero di nuovo nel presente, e bastava un gesto, uno qualunque, per intuire che di fronte a me c’era il
futuro. Solo che non m'importava più quale sarebbe stato, perché ero certa che quelle ombre
me le sarei portate dietro per sempre.
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