
E leggo d...i lei. Vedi questa valigia? È piena di cose che ha scritto. Scriveva ovunque, sempre. E ogni sera leggo qualcosa di lei, e un frammento di ciò che eravamo torna alla memoria e mi tiene compagnia mentre mi addormento. Sono ancora con lei, a dispetto di ogni destino che ci ha voluto separati.
La ricordo ancora con i suoi vestiti da zingara, un giorno di novembre, in cui il vento le sollevò la gonna e lei iniziò a ridere come una bambina, divertendosi a scrutare le facce scandalizzate della gente per quel gioco innocente. A dispetto di quel freddo, lei mi inondò del calore di una passione ancestrale che custodiva nel suo cuore.
I venti di marzo portarono l’aria calda dell’estate e il freddo della separazione. Eppure so che lei non è mai andata via da me. È da qualche parte, in una foglia che mi sfiora il viso mentre dormo, in una mano che mi porge un’elemosina all’ombra di un sorriso, negli uccellini che beccano un po’ di pane dalle mie mani.
È ovunque, perché è dentro di me.
Inedito, di Carla Pavone
Foto: wind_by_arpagic.jpg (deviantart.com)
Titolo definitivo: È tutto in ordine
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Titolo definitivo: È tutto in ordine
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