Archivio Blog

Cerca nel blog

14 mar 2017

Attesa di Attila József

Sempre ti attendo. L'erba è rugiadosa.
Anche gli alberi grandi dalle chiome
piene di orgoglio aspettano. Io sono
rigido e vacillante a volte. È tetra
la notte per chi è solo.
Se tu venissi, si farebbe il prato
liscio: e silenzio, gran silenzio.
Ma udiremmo una musica notturna
misteriosa; sulle nostre labbra
canterebbero i cuori e lentamente
ci fonderemmo, offerti al rosso ardore
d'un profumato altare,
nell'infinito. 


Attesa di Attila József

Traduzione di Umberto Albini
Poesia n. 120 Settembre 1998
Attila József. Il vagabondo del buon Dio
A cura di Anna De Simone

Nessun commento:

Posta un commento