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3 feb 2012

La vita è un sogno dal quale ci si sveglia morendo - Citazioni Virginia Woolf


La vita è un sogno dal quale ci si sveglia morendo.

Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo. 

Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.

Stava chino su di lei, pronto a cogliere il primo indizio di assenso. Proprio in quel momento, forse in seguito alle vicissitudini che aveva attraversato il suo amore per William, ogni senso di affetto sparí, come quando la nebbia in un attimo svanisce. E scomparsa la nebbia rimase solo un mondo cadaverico e vuoto: un panorama orribile per gli occhi dei vivi. Lui vide l'espressione terrorizzata sul volto di Katharine e, senza capirne la causa, le prese la mano. Con la sensazione di calda amicizia tornò in Katharine il desiderio (un desiderio simile a quello del bambino che cerca protezione) di accettare ciò che lui aveva da offrirle e, in quel momento, pareva le offrisse l'unica cosa atta a rendere tollerabile la vita. Lasciò che le labbra di lui le premessero la guancia e gli appoggiò il capo sul braccio. Fu il momento del trionfo di William. L'unico momento in cui gli appartenne, in cui la protesse (da Notte e Giorno)

Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all'albero: con l'aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.(da La camera di Jacob)

Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell'organismo, lo indebolisce tanto da farne facile preda dell'altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna. (da Orlando)

Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna? (da Una stanza tutta per sé)

Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri se vuole scrivere romanzi. (da Una stanza tutta per sé)

Fra cento anni, d'altronde, pensavo giunta sulla soglia di casa, le donne non saranno più il sesso protetto. Logicamente condivideranno tutte le attività e tutti gli sforzi che una volta erano stati loro negati. La balia scaricherà il carbone. La fruttivendola guiderà la macchina. Ogni presupposto basato sui fatti osservati quando le donne erano il sesso protetto sarà scomparso; ad esempio (in strada stava passando un plotone di soldati) l'idea che le donne, i preti e i giardinieri vivano più a lungo. Togliete questa protezione, esponete le donne agli stessi sforzi e alle stesse attività, lasciatele diventare soldati, marinari, camionisti e scaricatori di porto, e vi accorgerete che le donne muoiono assai più giovani e assai più presto degli uomini; cosicché si dirà: "Oggi ho visto una donna", come si diceva "Oggi ho visto un aereo". Può accadere qualunque cosa quando la femminilità cesserà di essere un'occupazione protetta, pensavo, aprendo la porta. (da Una stanza tutta per sé)



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