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21 ago 2012

Cinquanta sfumature di grigio - E.L.James


Altro grande flop dell’estate. Un libro «porno» i cui protagonisti sono Christian, «sorta di stalker pieno di insicurezze e compensazioni infantili» e Mrs Steele «imbranata a livelli inverosimili» che «a 21 anni non ha mai “toccato” un uomo. Però si butta in una relazione fuori dal comune»[1]
Eppure, almeno rispetto al precedente, questo qualche emozione la regala, nascosta tra pieghe di sesso improbabile: è il sottile gioco psicologico tra Christian e Anastasia, che li vede a turno cacciatore e preda, e che tiene comunque inchiodato il lettore per tutte le pagine del libro, molto più delle catene sadomaso alle quali Anastasia fa finta di cedere.

In ogni caso mi sento di dire “tanto rumore per nulla”.

Resta, è vero, la curiosità di conoscere in fondo la natura della perversione di Christian, per scoprire perchè sia così poco propenso ad un amore “sano”. Ma la sete si può tranquillamente acquietare in un supermercato, leggendo pochi spunti di “nero” e di “rosso” un po’ qui e un po’ là, come fossero puntate (“pillole”) di Beatiful dopo tanto tempo che non guardi più il serial TV: si riesce comunque a capirne la fine.

Non sono d’accordo con le polemiche sul fatto che la figura della donna risulta sminuita dal modo in cui Christian è solito trattare i suoi amori: il viziato sadomasochista trova il giusto pane duro per i suoi denti, che (almeno in questo libro della trilogia) si guarda bene dal cedere e firmare un contratto che, solo ad una prima e banale lettura, si rivela una bella barzelletta per ridere in spiaggia con gli amici.

Sono invece d’accordo che andrebbe quantomeno citato sulla copertina che il libro contiene descrizioni di scene di sesso dalle quali i minori dovrebbero essere tutelati.

Almeno, mi sono divertita... e per chi avesse voglia di approfondire: http://historyofbdsm.com/category/curious-kinky-persons-guide-to-fifty-shades-of-grey/

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