Altro grande flop dell’estate.
Un libro «porno» i cui protagonisti sono Christian, «sorta di
stalker pieno di insicurezze e compensazioni infantili» e Mrs Steele «imbranata
a livelli inverosimili» che «a 21 anni non ha mai “toccato” un uomo. Però si
butta in una relazione fuori dal comune»[1]
Eppure, almeno rispetto al
precedente, questo qualche emozione la regala, nascosta tra pieghe di sesso
improbabile: è il sottile gioco psicologico tra Christian e Anastasia, che li
vede a turno cacciatore e preda, e che tiene comunque inchiodato il lettore per
tutte le pagine del libro, molto più delle catene sadomaso alle quali Anastasia
fa finta di cedere.
In ogni caso mi sento di
dire “tanto rumore per nulla”.
Resta, è vero, la
curiosità di conoscere in fondo la natura della perversione di Christian, per
scoprire perchè sia così poco propenso ad un amore “sano”. Ma la sete si può
tranquillamente acquietare in un supermercato, leggendo pochi spunti di “nero”
e di “rosso” un po’ qui e un po’ là, come fossero puntate (“pillole”) di
Beatiful dopo tanto tempo che non guardi più il serial TV: si riesce comunque a
capirne la fine.
Non sono d’accordo con le
polemiche sul fatto che la figura della donna risulta sminuita dal modo in cui
Christian è solito trattare i suoi amori: il viziato sadomasochista trova il
giusto pane duro per i suoi denti, che (almeno in questo libro della trilogia)
si guarda bene dal cedere e firmare un contratto che, solo ad una prima e banale
lettura, si rivela una bella barzelletta per ridere in spiaggia con gli amici.
Sono invece d’accordo che
andrebbe quantomeno citato sulla copertina che il libro contiene descrizioni di
scene di sesso dalle quali i minori dovrebbero essere tutelati.
Almeno, mi sono
divertita... e per chi avesse voglia di approfondire: http://historyofbdsm.com/category/curious-kinky-persons-guide-to-fifty-shades-of-grey/
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