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17 apr 2013

Il sorriso imperfetto - Capitolo 22

Non importa chi tu sia nella vita. Quando sali sul palco, tu diventi tutte le possibilità della vita, nelle sfumature più recondite di ciò che può essere un uomo. Quando suoni o dirigi la musica, non è più solo la tua nota a vibrare, ma tutte le note nelle loro infinite combinazioni. Quando hai di fronte una tela, non imponi su di essa un colore, ma tutti i colori del mondo, mischiandoli tra di loro nelle tonalità che il tuo cuore suggerisce. Quando scolpisci il duro marmo o intagli il morbido legno, il tuo scalpello sa del sangue delle ferite già inferte. Quando il tuo occhio perfora l’obiettivo, l’immagine che resta impressa è quella del mondo che cerca di sfuggirti. Quando scrivi, non sono le tue parole che scorrono sulla carta, bensì le parole inespresse del cuore di ogni uomo.
Sii tutto ciò che puoi essere, nelle parole di un personaggio, nei suoi gesti, nella sua mimica facciale, nei suoi passi di danza, nelle note che risuoneranno, negli oggetti che gli sono intorno, nelle parole che la sua bocca pronuncia, nei suoi pensieri che vagano inespressi, nei colori che risuonano dei sentimenti che mai ha rivelato, in ogni scheggia di marmo o ricciolo di legno che taglia fuori ciò che non è essenziale, in ogni viso la cui immagine è resa eterna da una fotografia. Sii ogni possibilità inesplorata e farai sognare il pubblico per una notte e forse per molte altre, se esso saprà tenere nel proprio cuore la stessa magia che tu nascondi in te. E se strapperai un sorriso o una lacrima o farai vibrare un cuore, tu avrai raggiunto il tuo scopo.
Questo, solo questo, è l’arte.
 
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www.deviantart.com

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