Ma resta, sai, qualcosa resta,
in quest’aria davanti a noi, tra queste gambe che ci passano favanti come
pensieri. Ti sembra che è finito, è finito tutto, t’hanno pure fregato le
scarpe, i documenti, che quando arrivi sulla strada sei carne alluvionata...
Poi viene lo strano, uan mattina ti svegli e ti accordi che un po’ di vita ti è
tornata dentro, magari dal buco di un sogno, o dal buco di una bottiglia. Ti
scacci una mosca dalla fronte, che fino a un attimo prima la lasciavi stare.
Apri gli occhi e sei neo-nato, nel basso, nella merda, ma sei neo-nato. E
questa vita qua la rispetti più dell’altra. Sei piccolo, bisognoso, ma già
sapiente. Non ti fregano più con il superfluo, con i fuochi d’artificio. Hai in
mano un nocciolo di pesca, chiudi il pugno, è tutto quello che ti serve.
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