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19 ago 2013

Aldo Busi

Qui io sono oscenamente processato non come cittadino, ma come scrittore, come artista. Mi si lasci citare Shakespeare: la bellezza estetica sta in chi la guarda, come l'oscenità.
 



Quando parlo ai ragazzi come voi non voglio censure o perbenismi, perché voi avete il diritto di avere informazioni vere, reali, per quanto brutali, sconvenienti e volgari possano essere. Pur così giovani, siete già sotto ricatto del bigottismo imperante, che poi non fa altro che nascondere monnezza e bassezze umane. […] Cosa vi interessa di bere fino a vomitare solo perché è cool e tutti fanno così? Tornate a fare l'amore, quello vero, quello viscerale, senza nascondervi dietro a un computer e dentro a quei diabolici social network, un mezzo da cui non ci si può far comandare o soggiogare.
 
Per quanto uno dica tutto, o anche faccia tutto, è talmente poco quello che si può dire ed è talmente poco quello che si fa, che dillo: se è un peso per te, dillo, fa' sì che i tuoi finti problemi personali divengano i problemi di tutti, perché siamo tutti uguali, pensiamo tutti allo stesso modo, abbiamo tutti questi desideri frustrati, abbiamo il bisogno di essere amati, ma certamente non abbiamo l'umiltà di ammetterlo.  (Otto e mezzo)
L'unico vero lusso di un perfetto Gentiluomo è dire in pubblico ciò che pensa in privato, e viceversa.
 
Conosco dell'amore solo i lati peggiori: il distacco da un incontro mai stato.
Un dettaglio è un mondo spesso senza confini.
 
Uno scrittore ha sempre una vita di scorta quando ha deciso di barare con la sua
La fortuna è un attimo, la vita è tutto il resto.
 

1 commento:

  1. A due voci (2004)

    - O vovoida di Valacchia, le monete...
    Oh, sì, le monete son proprio tutte!
    Ma... ma, perdonate, oserei quasi
    chiederVi una cosa...
    - Dite, dite pure a Vlad Tepes.
    - Di chi l'ombra mesta a Voi accanto?
    - Come una madre in pena, ogni sera
    la veggo nello specchio, mentre fuori
    ulula il vento che, come un figlio
    della notte, striscia fino alle mie torri
    pronto a tagliare gole a un “Altolà”!
    - Quanta malinconia tra le stelle
    del Dragone e del firmamento!
    - Solamente il mio cuor la sa leggere;
    come tante iene delle carogne
    ridono in faccia al dolor altrui.
    - Razza di vampiri!
    - Per questo, nel delirio del taglione io impalo.
    - Pregherò. E pregherò che Sua Santità, il papa,
    non abbandoni crociata contro i turchi,
    coloro che stravolgono una cultura,
    che rapiscono fanciulli per farne dei soldati...

    [Oggi Dracula è assurto a mito. Bram Stoker non ebbe molta fortuna ai suoi tempi, quando lo pubblicò, ma oggigiorno è indubbio il fascino gotico che tale libro esercita. Forse, ed è mio parere, è ambientato a Londra perché Stoker è irlandese, figlio di un popolo oppresso che non vedeva l'ora di scalzare lo zoccolo sassone. E così la carneficina accade per celia proprio a casa del vicino... Dracula, poi, è una figura controversa: in qualche modo egli è simile allo Skanderbeg albanese nel cercar di contrastare l'avanzata turca nel suo dilaniato Paese, ma è altresì più crudele e cruento dell’ottomano con chi gli sbarra il passo. Molti, i miti associatigli come non-morto, e dell’aglio in vero fa leggera la pressione industriale del sangue marxista!].



    A tre voci (2004)

    - O Capitano, mio Capitano Bligh,
    dopo cinquemila miglia di tribolazioni
    Timor è in vista! Quale lupo di mare
    ce l'avrebbe mai fatta solo con un sestante
    in questa dannata scialuppa?
    - La Regia Marina Britannica, però,
    dovrebbe dargli caccia spietata:
    si nascondessero pure
    sotto larghe gonne tahitiane,
    meritano solo la forca.
    - Questa non era una passeggiata
    romantica a spese di Sua Maestà.
    Forse un dì avremo l'onore di vederli
    faccia a faccia mordersi la lingua.

    [L'ammutinamento del Bounty fu accolto da Lord G. G. Byron con entusiasmo, poiché la marina militare di allora era ineccipibilmente severa e qualcosa doveva cambiare. Tre sono le versioni cinematografiche sul tema: una con Clarke Gable, un'altra con Marlon Brando, una terza con Mel Gibson, ma pur evidenziando un aspetto romantico della vicenda, essendo ambientate in luogo esotico, esse peccano di non veridicità. Secondo gli Atti del processo che, secoli fa, si tenne in Gran Bretagna, si evince che William Bligh e Fletcher Christian avevano una relazione gay, cosa non rara tra uomini di mare, e che quest'ultimo aveva capeggiato l'ammutinamento perché indignato dalle vessazioni subite come passivo. Ci sarà mai una quarta versione filmica che rispetti la scomoda verità?].

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