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3 giu 2014

Se me lo avessi detto prima...


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Padre nostro che sei nei cieli e dispensi il destino degli uomini.

Ho sentito dire in giro che la vita è un regalo, che bisogna apprezzarla così com'è, senza lamentarsi troppo delle disgrazie che ci capitano, guardando gli altri che vivono peggio di noi.

Non è che sono qui a lamentarmi, per carità! Non vorrei correre il rischio di essere appeso ad una croce come hai fatto con Tuo figlio, che tra l'altro non si era mai lamentato di questa vita.

Il fatto è che io proprio non capisco i concetti di giustizia e di equità che Ti appartengono.

Ora ti spiego:


Se mi avessi detto prima,
che nascere vuol dire un giorno morire,
Se mi avessi detto prima,
che l'infanzia è la più bella età, quella in cui si sorride spensierati, scevri da ogni responsabilità, e si prende la vita come un gioco,

Se mi avessi detto prima,
che le turbolenze dell'adolescenza sono normali,
che quelle emozioni che ti spaccano il cuore non ti lasciano quando cresci
e che sei solo un bambino nel corpo di un adulto, ma intorno a te ci sono adulti che non hanno mai smesso di essere bambini, dunque non devi avere paura di crescere,

Se mi avessi detto prima,
che avrei dovuto lavorare per vivere e spendere il mio tempo più con sconosciuti che persone che amo, spendere in tasse i pochi soldi che guadagno, e vedere altri che su in alto, (un po' più in basso di Te, certo, non Ti arrabbiare, non mi riferisco a Te!) con qualche ora di lavoro in più, campano come se fossero in Paradiso (certo, quello Terrestre, quello Terrestre!),

Se mi avessi detto prima,
che l’amore eterno è più una favola da principesse incantate e principi con il cavallo bianco, e che è tanto vicino al suo opposto, che si può amare e odiare tanto la stessa persona al punto da non poterla lasciare nemmeno quando ti fa del male (certo, però, questa storia del matrimonio religioso la potevi regolamentare meglio, cercando di dare una scappatoia dignitosa a chi non ne può più!),

Se mi avessi detto prima,
che la famiglia comporta degli sforzi per tenerla su, che i figli “so'piezz'e'core” ma devi sudare ogni istante che passi con loro,

Se mi avessi detto prima,
che invecchiando si torna bambini, ma gli altri ti vedono inutile e ingombrante,
e così arrivi ad invidiare chi prima di te se ne va, e lo consideri addirittura più fortunato, quanti più anni hai alle spalle,

Se mi avessi detto tutto questo prima, e mi avessi sottoposto un contratto con le clausole chiare, mica scritte piccole e illeggibili in libri di favole dalla morale a volte incomprensibile,

Beh, se mi avessi detto tutto prima,
non dico che non avrei scelto di vivere, perché non c'è cosa che ami di più al mondo dei sorrisi di bambini, dell'innocenza perduta di un adolescente, del costruire oggetti dal niente, dal sedermi su una panchina ad aspettare che la Tua mano mi porti su,

Ma almeno, dico almeno, non mi sarei fatto troppe domande, non avrei vagato disperato alla ricerca di risposte a mille perché, me ne sarei fatto una ragione e mi sarei goduto di più il viaggio.

Guarda quelle anime in fila ad aspettare di scendere giù...

Se vuoi ti do una mano a scrivere quel contratto,

No, non dico che non sei capace, però,

Padre nostro che stai nei cieli, invece di mandar noi o Tuo figlio sulla Terra, pensaci, e almeno una volta ogni tanto, scendi Tu stesso fra noi a darci una mano...

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