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21 ago 2014

Remember me, Leasley Pearse


How far must you go to find love?
The Queen of Storytellers is back - with a triumphant tale of one woman's struggle over adversity.
In 1786 a fisherman's daughter from Cornwall called Mary Broad was sentenced to be hung for theft. But her sentence was commuted, and she was transported to Australia, one of the first convicts to arrive there.
How Mary escaped the harsh existence of the colony and found true love, and how she was captured and taken back to London in chains, only to be released after a trial where she was defended by no less than James Boswell, is one of the most gripping and moving stories of human endeavour (based on an amazing true story) you will ever read.
 
"Finché respiro, io continuo a sperare."


Trama

È il 1787 quando dall'Inghilterra salpa la Charlotte, una delle undici navi dirette nel Nuovo Galles del Sud, l'odierna Australia, scoperta solo pochi anni prima dal capitano James Cook e ritenuta dai britannici il posto ideale da colonizzare. A bordo della nave Mary Broad condannata un anno prima all'impiccagione per il furto di una cuffietta di seta e scampata alla morte per finire poi tra gli oltre 500 deportati. Sette gli anni che l'aspettano, anzi sei, avendone già scontato uno a bordo della Durkirk in attesa che venisse decisa la destinazione finale. Tra i deportati uomini e donne di ogni tipo: criminali incalliti, prostitute, assassini, piccoli borseggiatori, ladri per necessità, essere umani guidati semplicemente dalla disperazione e dalla fame.
 
Mary Broad non ha nemmeno vent'anni quando viene arresta, era andata via di casa piena di ottimismo e fiducia per un futuro meraviglioso, ma tutte le sue illusioni si sono infrante nel giro di un attimo; è bastato arrendersi a una debolezza e tutto è finito ancor prima di cominciare. La vita non perdona nulla e lei l'ha capito anche troppo presto. Dotata però di un cervello fino, di un carattere indomito e di tanto coraggio, Mary saprà farsi valere e passerà alla storia per essere la prima galeotta riuscita ad evadere dalle colonie penali.
Ricordati di Me è una biografia romanzata a tutti gli effetti, ma leggendolo sembra una storia frutto di una fervida immaginazione, perchè quello che capiterà a Mary avrà davvero dell'incredibile. Di certo questa donna non era una donna comune. Intelligente sì, ma anche piena di risorse, leale verso il prossimo, generosa, dignitosa e orgogliosa nonostante le privazioni e la degradazione a cui sarà sottoposta. Per sopravvivere Mary sarà disposta davvero a tutto, perchè quando si vive faccia a faccia con la Morte anche un bicchier d'acqua in più o un vestito pulito possono significare salvezza e speranza.
 
Mary Broad, ricordata con il cognome del marito Bryant  - il deportato più bello e ambito della colonia - saprà fare di necessità virtù. Riuscirà a mettere da parti i sogni romantici per il capitano Tench a favore di un pragmatismo che la terrà in vita. Sposerà Will per avere la protezione di un uomo, organizzerà la fuga da Sidney Cove per dare un futuro ai suoi figli e combatterà anche quando il destino la spoglierà di tutto quello che l'aveva tenuta in piedi fino a quel momento.
 
Ricordati di Me riesce a legare ogni elemento - reale e di fantasia - al meglio, senza mai appesantire la parte storica che è comunque dettagliata e curata, fotografando la vita dei deportati nel minimo dettaglio e descrivendo la bellezza incontaminata della Cornovaglia contrapposta a quella selvaggia dell'Australia. La Pearse non si è limitata a elencare una serie di avvenimenti arricchendo il tutto con aggettivi e dialoghi, ma è riuscita attraverso le parole a rendere indimenticabile una donna che forse non avrà fatto la storia, ma ne ha vissuta una degna di essere ricordata. Lei da sola ha mosso le acque, ha fatto battere cuori, sollevato animi e senza mai alzare la voce, ma con grande umiltà, si è fatta ascoltare. Nel XVIII secolo ha commosso tutta l'Inghilterra. Oggi continua a commuovere in tutte le parti del mondo in cui la sua vita viene raccontata
 
 

Quotes

She hadn't understood at nineteen what it was to be a mother. Mothers were people who nagged, wanted you to be ladylike, to cook and sew as well as they did, and to marry a respectable man so they could be smug and pat themselves on the back for bringing daughters up well. They didn't want their daughters to have fun or adventure, because they didn't have any themselves.
Mary knew better now. All any woman wanted for her chill was for it to be safe and happy. All that nagging was only an attempt to prevent harm. A way of showing love.
She wished there was a way of letting her mother know she had understood that now.

Quando aveva diciannove anni non aveva capito cosa significasse essere madre. Le madri erano persone che ti tormentavano, che volevano tu ti comportassi come una signora, che cucinassi e cucissi come anche loro avevano fatto, e che sposassi un uomo rispettabile, così che potessero compiacersene e darsi grandi pacche sulle spalle per aver cresciuto bene le proprie figlie. Non volevano che le figlie si divertissero e avessero delle avventure perché per loro non era stato così.
Mary lo sapeva bene ora. Tutto ciò che una madre desidera per il proprio figlio è che sia sano e felice. Un modo per mostrargli il suo amore.

Desiderò far sapere a sua madre che ora lo aveva capito.

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