
Intermezzo, Cap. VIII
«La casa qui a fianco. E’ in vendita, giusto?»
«E’ bellissima, vero? Prende al cuore. Hai sbirciato
dentro?»
«No, ma ho visto la terrazza.»
«Non è la cosa più bella. Il soffitto e le pareti sono
in legno, che la mantengono calda d’inverno e fresca d’estate. E’ arredata con
mobili in noce massiccio, beh, siamo in Toscana, è il nostro mestiere! Il
proprietario è un anziano signore che è rimasto vedovo poco tempo fa. Lui era
di Livorno, ma aveva vissuto qui da quando era andato in pensione. Si era sposato
in tarda età, sui sessant’anni, con una donnina spagnola di cinquantacinque
anni conosciuta in Spagna durante la guerra civile. Si erano persi di vista e
un giorno lui, ormai in pensione, era andato alla ricerca di lei e l’aveva
trovata. Viveva nello stesso paese, era invecchiata, ma lo stava ancora
aspettando. L’ha portata in Italia, le ha comprato questa casetta e hanno
vissuto qui per tantissimi anni fino a che lei qualche mese fa è morta. Lui non
riesce più a vivere qui, ogni cosa le ricorda lei e allora ha deciso di vendere
la casa. Mi ha chiesto di trovargli qualcuno per vendergliela e, soprattutto,
mi ha detto che non la venderà facilmente, perché è una casa particolare, che
ha vissuto un amore speciale e pertanto non vuole darla al primo venuto. Però
sono sicuro che tu gli piacerai. Se ti interessa, naturalmente…»
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