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Ora che avevamo risolto il primo problema insieme, ci sentivamo una famiglia, sapevamo che avremmo potuto attraversare mille difficoltà, ma ce l’avremmo fatta. La notte seguente Federica pianse solo per quaranta minuti, e la notte dopo per ...trenta, e poi quindici, finché notte dopo notte riuscì a dormire serena. Il pensiero di quella guerra notturna ci accompagnò a lungo, e ci sostenne nel periodo in cui le difficoltà furono ben peggiori. Ma i giorni che vennero, quelli bui della malattia, non ci videro abbracciati dalla stessa fortuna.
Shared, di Carla Pavone (editing)
Foto: (dreamstime.com) sad-little-girl-13631367.jpg
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