«E se avessi la possibilità di rivivere più volte la tua vita,
finché non venisse come si deve? Non sarebbe splendido?»
Sarebbe
bello poter ridisegnare non solo i contorni della propria vita, ma anche i
ricordi che li riempiono, scegliendo di essere “protagonista” di un evento o
soltanto “testimone”, a seconda delle conseguenze che quell’evento ha lasciato
nella nostra vita, soprattutto quando si tratta di conclusioni dolorose o
definitive come la morte. Tuttavia, rivivere la propria vita è una scelta fuori
dalla portata perfino della fantasia, lontana dai “se potessi tornare
indietro...” che a volte segnano la nostra esistenza.
Ursula,
protagonista indiscussa di questo romanzo, vive l’opportunità di cambiare ogni
volta il proprio destino, ripartendo dall’istante in cui muore o soffre per
qualcosa, per rivivere una vita diversa, come se la morte o la sofferenza
fossero aggirabili semplicemente facendo qualche passo indietro.
Se
un romanzo che non è dichiaratamente etichettabile
come fantascienza ha la pretesa di coinvolgere un lettore in modo che in quella
storia egli si possa riconoscere e possa sentirla sua, allora Kate Atkinson ha
decisamente fallito come scrittore dalla prima all’ultima pagina.
Lo
stile tuttavia è davvero piacevole e l’unico contenuto che si salva è il
racconto della Seconda Guerra Mondiale vissuta all’ombra di una Londra
bombardata in modo impietoso dai tedeschi.
Sconsiglio
la lettura, decisamente.
Salutato dalla critica come
un capolavoro destinato a rimanere nella storia della letteratura, questo
romanzo è da mesi in testa alle classifiche inglesi e americane ed è stato
eletto miglior romanzo dell’anno da alcune tra le più prestigiose testate giornalistiche
del mondo. In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una
bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, e nessuno riesce
a salvarla. In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una
bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, ma il medico di
famiglia, giunto proprio all’ultimo istante, lo taglia e permette alla piccola
di respirare. Inizia così la vita straordinaria di Ursula Todd, una vita che,
nel corso degli anni, verrà spezzata più e più volte, mentre l’umanità si avvia
inesorabilmente verso la tragedia della guerra. Vita dopo vita, Ursula troverà
la forza di cambiare il proprio destino, quello delle persone che incrocerà e
quello del mondo intero?
Troppa
pubblicità...molta delusione
Pieno di commenti positivi
da parte di molti giornali stranieri famosi, questo libro si preannunciava
davvero bellissimo. Un trailer a dir
poco convincente e una trama intrigante.
Che
delusione. L'idea non era male ma trovarsela sviluppata come i libri di Jane Austen
non mi ha fatto impazzire. Sottolineando che io amo lo stile dei vecchi
classici, in questo caso ci si perde in un racconto senza fine che non risponde
nemmeno alle tante domande iniziali. Oltretutto penso che tra sbalzi temporali
e situazioni ripetute si dilunghi un po troppo e che con qualche pagina in meno
e una conclusione più degna di un libro di per sé molto ben scritto, l'avrei
letto con più gusto e in meno tempo.
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