"Mancavano poche ore alla partenza. Pensò ad Isabel e Tobias che lo aspettavano, pensò a Leya, e si chiese se un giorno avrebbe fatto una scelta diversa da loro. Si chiese di cosa sarebbe stato capace per Carola. Di non tornare? Ripercorrev...
a continuamente il suo collo, le sue spalle, le sue braccia, le mani lunghe e affusolate, le unghie curate con lo smalto lucido e tornava in su, desiderando che si svegliasse per parlarle ancora, perché sentiva il tempo sfuggirgli di mano. Così si decise a svegliarla nel modo più dolce che conosceva.
Una musica accarezzò il viso di Carola all’improvviso. Il Piano concerto in G, II. Adagio assai di Ravel suonava come un regalo per quella notte d’amore. Quando Carola aprì gli occhi, Ricardo era seduto al pianoforte e suonava in sordina, dolcemente, e Carola intuì in lui solo tristezza, e gli sorrise, rimanendo a letto per un momento che le parve lunghissimo. "
Una musica accarezzò il viso di Carola all’improvviso. Il Piano concerto in G, II. Adagio assai di Ravel suonava come un regalo per quella notte d’amore. Quando Carola aprì gli occhi, Ricardo era seduto al pianoforte e suonava in sordina, dolcemente, e Carola intuì in lui solo tristezza, e gli sorrise, rimanendo a letto per un momento che le parve lunghissimo. "
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