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28 nov 2012

Nazim Hikmet, poesie


1942


Words
by retrodiva3-d45qx8t
www.deviantart.com





Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto










1949

Eyes
by Soumiita
www.deviantart.com


Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
  Sei la mia carne che brucia
  Come la nuda carne delle notti d'estate

Sei la mia patria
  Tu, con i riflessi verdi dei tuoi occhi
  Tu, alta e vittoriosa

Sei la mia nostalgia
Di saperti inaccessibile
Nel momento stesso
In cui ti afferro







Mosca, 1962


Ti sei stancata di portare il mio peso
Ti sei stancata delle mie mani
Dei miei occhi della mia ombra

Le mie parole erano incendi
Le mie parole pozzi profondi

Verrà un giorno improvvisamente
Sentirai dentro di te
Le orme dei miei passi
Che si allontanano

E quel peso sarà il più grave.












Nazim Hikmet


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