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9 gen 2013

Il sorriso imperfetto - Capitolo 18

Conosceva quella musica. Sax in the City[1]. Clarence Clemons. La versione che ascoltava spesso iniziava con un pianoforte che solitario rompeva il silenzio. Dopo il pianoforte attaccava il sax e dopo il sax il violino e la chitarra. E dopo l’ensemble il piano chiudeva.  Eppure quella che preferiva era la versione solo sax che di solito le suonava Garrett, dopo che avevano fatto l’amore, quando lei restava stesa sul letto a guardarlo, ancora assetata dei suoi baci, delle sue carezze, del suo desiderio di possederla davvero. La suonava alternando note delicate a note appassionate e la faceva impazzire al punto che non riusciva più a stare sdraiata e doveva mettersi seduta in ginocchio davanti a lui, per guardarlo distillare goccia per goccia quell’amore che mai avrebbe ammesso come reale, e di cui lei intuiva la forza e la disperazione.





[1] Sax in the City – Clarence Clamons: http://www.youtube.com/watch?v=B9E_I4gJxaA



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