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11 mar 2013

Il sorriso imperfetto - Capitolo 22


Fu nel momento in cui, su quell’assolo finale, Lisa riconobbe la canzone, ch’ella percepì la sua stessa voce nascerle dal ventre, roboante, originata dal dolore più ancestrale che risiedeva in lei. Percepì quell’alito che si sollevava con il solo desiderio di aiutarla a sganciarsi dalle catene del suo passato, senza paura né incertezza per il futuro, perché nulla avrebbe potuto farle provare più dolore di quanto non avesse già sofferto. E sentì quel gorgoglio arrivarle nel torace e raccogliere la potenza dell’aria che aveva inspirato e spingere ancora più su, verso la gola. E infine sentì quel vento entrarle nella bocca, già modulato nel rifiuto di sottostare ancora una volta a ciò che nella vita le era stato ingiustamente offerto a caro prezzo. Mentre la melodia di quella parola le attraversava le guance, gonfiandole di desiderio, Lisa sentì la lingua che si portava al palato, contro gli incisivi superiori, modulando la prima lettera intorno alla mascella inferiore che si abbassava leggermente. Poi la lingua con uno schiocco si portò verso il basso, e la bocca si aprì con la veemenza di un grido:

«NO!»
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